Le Vetrate

Introduzione
La realizzazione delle vetrate legate a piombo, nasce nel periodo gotico del Medioevo, quando diventano protagoniste
delle grandi cattedrali europee. Non a caso questo tipo di lavorazione viene ancora definito “vetro cattedrale”.
Le vetrate non avevano solamente lo scopo di sigillare le finestre impedendo l’ingresso del vento e della pioggia, ma
anche la funzione di cantastorie: raccontavano la vita di Santi e Martiri al popolo analfabeta che, raccolto nella
preghiera, poteva apprendere la religione senza bisogno di parole.
Per secoli le vetrate sono state concepite e realizzate soltanto a tema sacro, per chiese e sepolture.
Fino alla seconda metà del 1800, quando il movimento artistico dell’Art Nouveaux riscopre la bellezza di questo
straordinario materiale che è il vetro.
Gli artisti usano il vetro per realizzare capolavori di stile e cultura, introducendo questa lavorazione nell’ambito civile e
attribuendogli il ruolo di complemento d’arredo che ancora oggi mantiene inalterato.
La tecnica della legatura a piombo perdura quindi, modificandosi nei disegni e nei contenuti, ma mantenendo la stessa
antica lavorazione con la quale è nata.

Beata Elisabetta di Mantova (Bartolomea Picenardi) – Vergine servita
Cremona, 1428/30 – Mantova, 19 febbraio 1468
Elisabetta Picenardi, nata a Cremona tra il 1428 e il 1430 da famiglia nobile, si trasferì a Mantova fin dall’infanzia.
A vent’anni si consacrò al Signore nella fraternità dei Servi di Maria, legata alla chiesa cittadina di San Barnaba.
Nella propria casa condusse una vita di preghiera e di penitenza, caratterizzata da un intenso amore per l’Eucaristia e da una particolare devozione alla Beata Vergine. Morì a Mantova il 19 febbraio 1468. Il suo corpo riposa nella chiesa
parrocchiale di Torre de’ Picenardi, nel Cremonese.
Etimologia: Elisabetta = Dio è il mio giuramento, dall’ebraico
Emblema: Giglio
Martirologio Romano: A Mantova, beata Elisabetta Picenardi, vergine, che, indossato l’abito dell’Ordine dei Servi di Maria, condusse nella casa paterna una vita consacrata a Dio, accostandosi assiduamente alla santa comunione e
attendendo con impegno alla Liturgia delle Ore e alla meditazione delle Scritture, devotissima della Vergine Maria.

San Filippo Benizi – Sacerdote servita
Firenze, 1233 – Todi, 22 agosto 1285
Nasce a Firenze nel 1233. Dopo aver studiato medicina e filosofia, nel 1254 si sente ispirato ad entrare nel piccolo
ordine dei Servi di Santa Maria, allora nato da una decina d’anni. Diventa sacerdote e poi priore generale.
Attirato dalla vita umile ed evangelica, nel servizio alla Madre di Dio, dei frati del Monte Senario, entra nel loro
monastero. Prima di diventare Superiore generale si interessa di serbare memoria degli inizi dell’Istituto e dei suoi fondatori, per tramandarla ai posteri. Da priore generale la sua attività risulta notevolmente intensa, tanto in Italia
come all’estero. Si impegna a difendere l’Ordine in momenti burrascosi, fino a ottenerne, nel 1287, una lettera
di protezione apostolica da parte del papa Onorio IV. Quindi si ritira presso il convento di San Marco di Todi,
senza avere la fortuna di vedere i favorevoli sviluppi del suo Istituto. Benizi muore a Todi, in uno dei conventi
più poveri dell’Ordine, il 22 agosto 1285. Sarà canonizzato da Papa Clemente X nel 1671.
Etimologia: Filippo = che ama i cavalli, dal greco
Martirologio Romano: A Todi in Umbria, san Filippo Benizi, sacerdote fiorentino, che, uomo di insigne umiltà
e propagatore dell’Ordine dei Servi di Maria, considerava Cristo crocifisso l’unico suo libro.

Beato Francesco Patrizi da Siena – Sacerdote servita
Siena, 1266 – † Siena 26 maggio 1328
Nacque a Siena nel 1266. A 22 anni entrò nell’Ordine dei Servi. Ordinato sacerdote, si distinse per la sua carità,
nell’impegno della predicazione e per la sua saggezza. Su di lui ci è rimasta una “legenda” scritta con tutta probabilità
da fra Cristoforo da Parma, contemporaneo e confidente del beato. Francesco morì nel 1328. Il suo corpo si venera a
Siena, nella chiesa dei Servi. Benedetto XIV ne confermò il culto nel 1743.
Martirologio Romano: A Siena, beato Francesco Patrizi, sacerdote dell’Ordine dei Servi di Maria, che si dedicò con
mirabile zelo alla predicazione, alla direzione delle anime e al ministero della penitenza.

Beato Giovacchino PiccolominiFratello laico

Siena, 1258 † Siena 16 aprile 1305
Nacque a Siena nel 1258, discendente dalle famiglie Pelacani e Piccolomini. Spinto dalla devozione alla Madonna, entrò nell’Ordine dei Servi a soli 14 anni, come fratello laico, prendendo il nome di Gioacchino. Eccetto un anno passato nell’aretino, trascorse tutta la vita nel convento di S. Maria dei Servi a Siena, che in quegli anni era fiorente per santità di vita: vi dimoravano infatti il Beato Francesco da Siena e S. Pellegrino Laziosi.
Una sua antica biografia racconta che ad Arezzo, assistendo in ospizio un ammalato di epilessia, chiese al Signore di prendere su di sé l’infermità per la guarigione del malato. Esaudito e colpito dal male, fece ritorno a Siena dove visse con umiltà servizievole, obbediente e contemplativo, operando diversi miracoli ancora vivente. Morì il 16 aprile 1305, venerdì in passione et morte Domini, ammalato di epilessia e di un’altra malattia che produceva piaghe ulcerose, nascoste ai confratelli finché gli fu possibile.
Martirologio Romano: A Siena, beato Gioacchino, religioso dell’Ordine dei Servi di Maria, che rifulse per singolare devozione verso la beata Vergine e adempì i precetti di Cristo portando su di sé gli affanni dei poveri.

Ecce Agnus Dei

Il giorno dopo, vedendo Gesù venire verso di lui, disse: «Ecco l’agnello di Dio, ecco colui che toglie il peccato del mondo! (Giovanni 1,29).
Il Battesimo al Giordano rappresenta l’inizio del difficile cammino del Messia, che si concluderà con un altro Battesimo, con cui sarà battezzato più tardi nella passione: il rito penitenziale al Giordano diventa così prefigurazione della morte di Gesù sulla croce.
In tale ottica la scelta di Gesù di uscire dal nascondimento e di sottoporsi al Battesimo di Giovanni rappresentava la scelta del messianismo sofferente. Gesù si fa solidale con i peccatori, si confonde in mezzo a loro per inserirsi profondamente nella miseria dell’umanità decaduta, in modo da redimerla dal di dentro con la sofferenza e l’offerta della propria vita.
Il Battesimo di Gesù si riallaccia quindi strettamente alla sua futura passione.

Madonna degli Angeli

Santa Maria degli Angeli è uno dei titoli con cui viene onorata Maria, madre di Gesù, molto caro anche ai Servi di Maria.
Tale titolo si diffuse notevolmente grazie all’azione dei frati francescani: a santa Maria degli Angeli era infatti dedicata la piccola chiesa presso Assisi (la cosiddetta Porziuncola) che san Francesco elesse a sua dimora «a causa della sua venerazione per gli angeli e del suo speciale amore per la madre di Cristo»
A santa Maria degli Angeli sono dedicate numerose chiese e istituzioni francescane: le congregazioni delle suore francescane di Waldbreitbach, Castelspina e di Angers sono intitolate a santa Maria degli Angeli.
La festa di santa Maria degli Angeli si celebra sempre il 2 agosto e, per l’ordine francescano, ha il grado di solennità; in Costa Rica, nazione di cui santa Maria degli Angeli è patrona, il 2 agosto è festa nazionale.

Sant’ Antonio Maria Pucci – Sacerdote servita
Poggiole di Vernio (Firenze), 16 aprile 1819 – Viareggio (Lucca), 12 gennaio 1892
Il gesto di prendersi cura del prossimo è la radice di ogni azione pastorale: così la Chiesa nei secoli ha continuato
a svolgere il compito affidatole dal Risorto. Figure come quella di Sant’Antonio Maria Pucci, sacerdote dei Servi di
Maria, dimostrano che dare una forma concreta a questo mandato non solo è possibile, ma apre le porte della santità.
Ordinato prete nel 1843, per 48 anni Pucci guidò la parrocchia di Sant’Andrea a Viareggio,
facendosi carico delle esigenze di tutti attraverso diverse associazioni (per i giovani, per gli uomini, per le donne). Nel
1853 fondò le Suore Mantellate Serve di Maria, affidando loro l’educazione delle ragazze. Creò inoltre il primo ospizio
marino per bimbi malati poveri. Morì il 12 gennaio 1892 per una polmonite fulminante, contratta per aver prestato
soccorso a un malato in una notte di tempesta.
Martirologio Romano: A Viareggio in Toscana, Sant’Antonio Maria Pucci, sacerdote dell’Ordine dei Servi di Maria:
parroco per circa cinquant’anni, si dedicò in modo particolare alle attività formative e catechetiche e alle opere di carità per i bisognosi.

Santa Giuliana Falconieri – Vergine
† 19 giugno 1341
Nipote di uno dei Sette santi fondatori dei Servi di Maria, sant’Alessio, Giuliana Falconieri (1270-1341) ne seguì le
orme diventando fondatrice e prima superiora delle Sorelle dell’ordine dei Servi della beata Vergine Maria, dette
Mantellate. Con lei avevano preso il velo alcune sue amiche che la seguirono in uno stile di vita improntato al carisma
dei Serviti e a una regola molto rigida. Nata a Firenze da una famiglia nobile, visse la vocazione sin da ragazza in casa, divenendo a 14 anni Terziaria. Vestito l’abito, anzi l’ampio mantello scuro che caratterizzò le religiose, resse il convento per 40 anni. Non potendo comunicarsi, nei suoi ultimi giorni la santa chiese che un’ostia consacrata le fosse posata sul
petto. La particola – mentre lei moriva dicendo «Mio dolce Gesù, Maria!» – scomparve e ne rimase impresso il segno.
Venne beatificata nel 1678 e canonizzata nel 1737.
Etimologia: Giuliana = appartenente alla ‘gens Julia’, illustre famiglia romana, dal latino
Emblema: Giglio
Martirologio Romano: A Firenze, santa Giuliana Falconieri, vergine, che istituì le Suore dell’Ordine dei Servi di Maria,
chiamate per il loro abito religioso ‘Mantellate’.

Beato Giovanni Angelo Porro Sacerdote servita
Seveso (Milano), 1451 – Milano, 23 ottobre 1505
Il beato Giovanni Angelo Porro si fece frate dei Servi di Maria nel 1468, dopo la
morte del padre. Fu dapprima nel convento di Milano, poi a Firenze dove venne ordinato sacerdote. Per quasi 20 anni
visse in solitudine nell’eremo di Monte Senario, aperto nel 1240 dai Sette santi fondatori. Il priore generale lo rivolle a
Milano come esempio di vita in un momento di crisi nell’osservanza del carisma. Morì nel 1505 e riposa nella chiesa milanese dei Servi. Nella festa vi si celebra la giornata del bambino ammalato. È beato dal 1737.
Martirologio Romano: A Milano, beato Giovanni Angelo Porro, sacerdote dell’Ordine dei Servi di Maria, che, priore
del convento, tutti i giorni di festa stava fermo sulla porta della chiesa o si aggirava tra i vicoli per radunare i fanciulli e insegnare loro la dottrina cristiana.

Beata Giovanna Soderini da Firenze Serva di Maria
Firenze, 1301 – Firenze 1° settembre 1367
Giovanna da Firenze fiorì nel primo secolo dell’Ordine dei Servi di Maria, compagna di Santa Giuliana Falconieri.
Ricevuto l’abito del Terz’Ordine, si dedicò alla Vergine in una vita casta e penitente. Alcune antiche immagini la
ritraggono con i santi più illustri dell’Ordine. Leone XII ne confermò il culto nel 1828.
Martirologio Romano: A Firenze, beata Giovanna, vergine del Terz’Ordine dei Servi di Maria, insigne per la preghiera e l’austerità di vita.

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