I due figli descritti nella parabola possono rappresentare le due sponde verso cui il nostro cuore è sempre tentato di sbattere: la sponda del ribellione e quella della formalismo. Tutte e due hanno in comune il rifiuto dio obbedire alla volontà del Padre che chiama al lavoro. Ma la prima forma di ribellione ha qualcosa di sano in sé, perché presuppone la consapevolezza della libertà: posso rifiutarmi perché il padre me lo concede. La seconda modalità di rifiuto è più pericolosa, non c’è nessun accenno di legame col Padre. Si finge per farlo contento, ma la sua volontà è lontanissima dal cuore del figlio disobbediente.
Tutti noi abbiamo queste anime che si fronteggiamo ogni giorno, ma non si uniscono mai. i due figli rimangono divisi in un possibile proseguimento della storia. Sono per sempre distanti perché hanno una idea sbagliata del Padre. Lo riducono ad un datore di lavoro, davanti al quale o ci si sottomette o ci si ribella.
Dio non ci vuole ne ribelli, ne sottomessi, ma liberi. Cosa fa scattare la libertà? L’affezione. Pubblicani e le prostitute erano legati a Cristo non perché la loro vita era perfetta, ma perché era compresa, era contenuto in uno sguardo di misericordia. Questa categorie di persone, considerate le più impure dell’epoca, alle quale non era permesso entrare nel tempio o nelle sinagoghe, agli occhi di Cristo sono in una posizione privilegiate per accogliere il regno di Dio. esse non hanno più la possibilità di fingere, del formalismo del secondo figlio. I loro misfatti oramai sono pubblici, non li possono nascondere. Non c’è per loro la possibilità del formalismo. La loro sequela a Gesù è vera, regge l’urto delle critiche e degli insulti pubblici.
La questione non è dire “sì” o “no”, come se dovessimo provare la nostra forza o il nostro coraggio. L’importante è capire ciò che dà senso all’obbedienza. E’ la vigna a cui il Padre rimanda i suoi figli. Il luogo della gioia e dei frutti. L’alternativa quindi non è tra il la ribellione e il formalismo, ma tra vivere portando frutto o morire rimando sterili. Il primo figlio, affettivamente legato al Padre, andrà nella vigna a lavorare e a porterà frutto.