Colpisce molto l’insistenza di Gesù sulla totalità con cui la nostra vita deve rispondere all’amore di Dio? Domandiamoci: non è forse un po’ esagerata questa richiesta di totalità a noi poveri uomini e donne che al massimo sappiamo amare ad episodi?
Facciamo un’ipotesi: se un ragazzo si dichiarasse ad una ragazza con queste parole: “Senti amore, ti prometto che ti amerò con uno’ di cuore, con un po di anima e con un po’ delle mie forze”. Quale sarebbe la reazione della ragazza? Certamente si sentirebbe presa in giro, si sentirebbe non valorizzata agli occhi di quel ragazzo. C’è una legge in noi che richiede la totalità del dono di sé. Non decidiamo noi le nostre esigenze, ci sono date con l’atto creazionale di Dio.

C’è un altro particolare che vorrei sottolineare. La domanda del fariseo riguarda solo un comandamento. La risposta di Gesù va oltre la richiesta, introducendone un secondo:”Ama il prossimo come te stesso”. Con questo ampliamento alla domanda posta Gesù lega inscidibilmente l’amore a Dio con l’amore ai fratelli. Non si possono separare. Viene subito in mente la frase di san Giovanni apostoli: “Noi amiamo, perché Egli ci ha amati per primo. Se uno dicesse: «Io amo Dio», e odiasse il suo fratello, è un mentitore. Chi infatti non ama il proprio fratello che vede, non può amare Dio che non vede.” (1 Gv 4, 19-20)

Perché Gesù ha sentito la necessità di fare un affondo così decisivo? Dio è altro da noi, per definizione. La distanza tra noi e Dio è abissale. Questa distanza la viviamo anche nel rapporto con i nostri simili. Con le persone a cui vogliamo più bene, sentiamo spesso un ultima incomunicabilità. Certi contenuti della nostra mente facciamo fatica a tirarli fuori. E poi anche l’altro, così come si mostra, è veramente diverso da come noi lo immaginiamo.

L’esperienza dell’amare Dio, l’essere totalmente altro da noi, si incomincia a palesare nella nostra esistenza nell’amore al prossimo, anch’esso così diverso.

Ma c’è un’ultima direzione che vogliamo sottolineare. Oltre all’amore a Dio e al prossimo, Gesù parla anche dell’amore a se stessi. E’ l’amore più complicato. Amare se stessi è veramente difficile. Non è facile provare momenti di tenerezza per la nostra persona. Solo dentro l’esperienza di un amore gratuito io incomincio a volermi bene